Gestiamo un'agenzia di viaggi inquadrata come ditta individuale (più specificatamente impresa familiare) la quale svolge attività di vendita di pacchetti turistici organizzati, vendita di servizi singoli e servizi singoli preacquisiti, vendita di biglietteria aerea e varia (senza licenza IATA).
La ditta, vendendo principalmente pacchetti turistici a gruppi di numero elevato, registra di conseguenza spesso costi e conseguenti corrispettivi molto elevati, i quali confluiscono nel loro fatturato.
L'impresa ha registrato, infatti, nel 2024 un fatturato di 1.562.622,00 €. (utile di circa 80.000,00 €).
Secondo i limiti di fatturato imposti dalla legge, nel caso di vendita di servizi superiori a 500.000,00 €, sosteniamo che la ditta debba avere una contabilità ordinaria e liquidazione iva mensile.
Tale passaggio è obbligatorio? Oppure c'è una deroga, data la particolarità dell'attività svolta, la quale comporterebbe per una contabilità ordinaria (acconti ricevuti, importi intermediati da girare ai tour operator, ecc..) una gestione più complessa?
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