Si desidera sapere dal punto di vista contabile-amministrativo come ci si dovrebbe comportare in caso di annullamento improvviso di un volo aereo, parte integrante di un pacchetto di viaggio.
Qui di seguito si espone l’accaduto per meglio comprendere la problematica.
Dopo aver organizzato e pagato in parte i servizi relativi al pacchetto viaggio, il volo relativo viene improvvisamente soppresso. Il primo servizio offerto al cliente viaggiatore si è concretizzato nel mettere a disposizione un Pullman di un vettore esterno che ha effettuato un semplice transfert sino all'aeroporto di cui si è già in possesso della relativa fattura mentre il ritorno sempre a mezzo pullman è rimasto a ns. carico , dopo aver appreso della cancellazione del volo e della impossibilità di riproteggerlo con voli alternativi.
Tutti i servizi relativi al soggiorno, guide ecc. erano stati già in parte pagati al corrispondente estero e pertanto sicuramente ci verrà addebitato il costo relativo al no show mentre il cliente si è semplicemente impegnato a trasferire in altra data detto viaggio.
Dalla Compagnia aerea invece, già in data di ieri, abbiamo ricevuto le note credito che annullano in toto le fatture già emesse e registrate ed ora siamo in attesa di ricevere il bonifico di quanto pagato a coperture delle stesse.
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede cortesemente di conoscere, atteso che è la prima volta che ci troviamo in questa assurda situazione, come trattare questi costi in parte già sostenuti e che non trovano correlazione con i relativi ricavi perché il cliente non intende riconoscere alcunchè.
Il dubbio prevalente è se considerare tali costi di T.O. ex art. 74/ter o no. Nella ipotesi che tali fatture andrebbero registrate in IVA ordinaria, quale imputazione dare contabilmente e quale trattamento fiscale sconterebbero? Se la fattura estera fosse registrata nel regime normale, sarebbe soggetta al Reverse Charge ma esente dalla comunicazione Intrastat?
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