Ho alcuni dubbi circa la registrazione delle varie fatture o simili ricevute nell’esercizio della nostra attività di agenzia di viaggi.
- Nello svolgere l’attività di intermediazione, quindi a regime iva ordinario, la ditta riceve spesso fatture per voli aerei da parte della compagnia Wizzair; la ditta ha sede in Ungheria, queste fatture vanno integrate in acquisto e in vendita e nel caso bisogna fare anche i modelli intrastat?
- Se invece queste fatture intracomunitarie vengono ricevute per l’attività di organizzazione di viaggi, quindi regime del margine art 74, vanno integrate? Oppure seguono regole particolati e quindi vanno registrate solo in acquisto?
- Un altro dubbio, molto spesso sempre per l’attività di organizzazione di viaggi, quindi regime del margine, la ditta riceve non delle fatture, ma dei semplici biglietti aerei stampati dall’area riservata dei vari siti di prenotazione oppure delle ricevute magari dei musei o di altre visite guidate. Questi documenti di spesa possono essere sempre dedotti come costo e confluiscono nel calcolo dell’iva base da base?
- Inoltre per la vendita degli Smartbox, la ditta riceve delle autofatture. Le fatture sono irlandesi, va fatto l’intrastat in vendita in questo caso oppure no visto che sono autofatture?
- Nell’attività di intermediazione molto spesso i clienti chiedono la fattura: è corretto addebitare il costo vivo del biglietto art 15 e le fee soggette a iva oppure ad articolo 9 nel caso la fee riguarda voli internazionali?
- L’ultima info, la ditta riceve spesso per l’attività di organizzazione di viaggi quindi regime del margine fatture da San Marino: è corretto trattarle come fatture italiane senza integrazione e farle confluire nella determinazione dell’iva base da base?
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