Nella presente procedura si evidenziano le modalità di utilizzo e contabilizzazione del credito d’imposta riconosciuto per l’acquisto dei beni strumentali.
Va rammentato che detto credito d’imposta è stato introdotto lo scorso anno dalla L. 160/2019 ed è stato riproposto dalla L. 178/2020 con riferimento agli investimenti effettuati a decorrere dallo scorso 16 novembre 2020; oltre all’allungamento della finestra temporale, sono state aumentate le misure del bonus e sono state introdotte nuove fattispecie.
Si riportano alcune tabelle riepilogative delle tipologie di investimenti agevolati e dei relativi benefici riconosciuti (ossia la misura del credito d’imposta, rapportato all’investimento effettuato).
Si rammenta, peraltro, che recentemente sono stati approvati i codici tributo da utilizzare per spendere in compensazione nel modello F24 detto credito.
Le misure del credito
Con riferimento ai beni “ordinari” (ossia gli investimenti che non hanno i requisiti tecnologici e di interconnessione che possono farli rientrare nel novero di “industria 4.0”) il bonus è stato incrementato per il solo 2021 al 10%, mentre dal 2022 tornerà al 6% (su queste misure però sono attesi possibili interventi che potranno diminuire il bonus, forse anche retroattivamente).
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