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Le spese promozionali della agenzia viaggio : spese di rappresentanza e commerciali

da | Dic 2, 2015 | News

Nel precedente post abbiamo descritto molto brevemente le caratteristiche delle spese per omaggi della agenzia viaggio , ma nel corso della nostra attività di agenzia viaggio possiamo sostenere tante e diverse spese promozionali: ospitalità di clienti o di fornitori, eventi aziendali, allestimenti di mostre o fiere, ecc.

 Come si qualificano tali spese per l' agenzia viaggio ? ma soprattutto: il loro costo è interamente deducibile ai fini del calcolo delle imposte sui redditi? Possiamo cioè trarre dei benefici in termini di risparmio di imposta dalle spese che sosteniamo a fini promozionali?

Il fisco determina una prima fondamentale regola: “le spese suddette sono deducibili nel periodo di imposta di sostenimento, se rispondenti ai requisiti di inerenza stabiliti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, anche in funzione della natura e della destinazione delle stesse”.

Fondamentale quindi il requisito dell’inerenza con l’attività da noi svolta.
Inoltre dette spese sono commisurate all'ammontare dei ricavi risultanti dalla dichiarazione dei redditi, sulla base di ben determinate percentuali:
- l'1,5 per cento dei ricavi e altri proventi fino a 10 milioni di euro;
- lo 0,6 per cento dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente 10 milioni di euro e fino a 50 milioni;
- lo 0,4 per cento dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente 50 milioni di euro.

Quindi il calcolo è abbastanza semplice: se i ricavi della nostra agenzia viaggi quest’anno sono pari ad euro 100.000,00, allora sapremo che potremo dedurci spese di rappresentanza fino al valore massimo di euro 1.500,00 (cioè l’1,5 per cento di 100mila euro) : oltre tale cifra non avremo più benefici fiscali.

È importante quindi definire esattamente la natura e la destinazione delle spese sostenute per la nostra agenzia viaggio , per sapere se deve essere applicato il limite percentuale di cui sopra: senza dilungarmi in questioni “tecniche” ritengo importante fare dei semplici esempi:

- Ospitalità di clienti per mostre e fiere: trattasi di spese per prestazioni gratuite verso i clienti attuali e potenziali dell’impresa sostenute in occasione di mostre e fiere: in tal caso trattasi di spesa di tipo “commerciale” e non di spesa di rappresentanza quindi il limite percentuale non si applica (cfr. circolare 34/e dell’agenzia delle entrate) e sono quindi interamente deducibili;
- Ospitalità di altri soggetti: trattasi di spese sostenute per l’ospitalità di soggetti diversi dai clienti (ad esempio fornitori o giornalisti) che partecipano a mostre o fiere: in questo caso si tratta di spesa di rappresentanza ed è soggetta al limite percentuale sui ricavi (cfr. circolare 34/e agenzia entrate);
- Ospitalità degli agenti: spese di vitto e alloggio a beneficio degli agenti: manca un collegamento diretto con il conseguimento di potenziali ricavi, e di conseguenza l’agenzia delle entrate qualifica tali spese come di rappresentanza, sono quindi soggette ai limiti percentuali in rapporto al fatturato;
- Allestimento di mostre e fiere: spese di trasporto, affitto e allestimento degli stand in cui sono esposti i beni e servizi offerti dallì’impresa: trattasi di spese commerciali interamente deducibili
- Viaggi turistici per i clienti: spese relative a viaggio, vitto e alloggio dei clienti attuali e potenziali, magari con esposizione di beni o servizi prodotti dall’azienda: vengono qualificate dall’agenzia delle entrate come spese di rappresentanza.

 

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